In questo appunto viene descritto il famoso romanzo dal titolo “Il nome della rosa” del celebre scrittore Umberto Eco, autore di moltissimo saggi e generi gialli. Viene riportata una breve descrizione della sua biografia e la descrizione dettagliata della trama del romanzo “Il nome della rosa”.
Biografia dello scrittore Umberto Eco
Umberto Eco è un filosofo d'arte italiana ed anche scrittore. È ricordato per essere stato il fondatore della cultura semiotica. Il suo romanzo più celebre è "Il nome della rosa", noto ad un grande pubblico. Umberto Eco è nato ad Alessandria il 5 gennaio del 1932. Successivamente dal 1954 al 1959 ha lavorato presso una famosa società radiofonica statale. Oltre a questo lavoro, era anche un docente d'estetica presso l'Università di Torino e Milano.
Nel 1966 venne nominato professore per la comunicazione visiva a Firenze. Durante la sua attività a Firenze presentò le sue relazioni con i relativi titoli: “La struttura assente” del 1968, e dopo qualche anno la aggiornò con il titolo “Trattato di semiotica generale” che ha persino tradotto in tedesco. Nel 1969 insegnò al Politecnico di Milano e dopo due anni venne nominato docente di semiotica all’università di Bologna. La sua fama in Italia fu dovuta dai numerosi articoli apparsi in diversi giornali e settimanali. Umberto Eco è conosciuto in tutto il mondo per i suoi due romanzi soprattutto per “Il nome della rosa” del 1981, una storia in cui il protagonista è un detective che si aggira in un monastero nell'anno 1327. L’altro romanzo dal titolo “Il pendolo di Foucault” del 1988 è un romanzo immaginario basato su un gruppo di intellettuali.
Per approfondimenti sulla biografia di Umberto Eco vedi qui
Il romanzo “Il nome della rosa” di Umberto Eco: contesto
“Il nome della rosa” di Umberto Eco fu pubblicato nell'ottobre nel 1980 e narra gli eventi accaduti in un'abbazia nel corso di una settimana. All’interno del prologo viene introdotto Adso, il narratore, che dà informazioni sul periodo storico della sua giovinezza e descrive la figura di Guglielmo da Baskerville, il dotto francescano inglese al cui servizio era stato posto che, nel novembre 1327, doveva risolvere i contrasti tra chiesa e povertà, in un periodo in cui dilagano i movimenti ereticali.
Per approfondimenti sul contesto del romanzo "il nome della rosa" vedi qui
Trama del romanzo “Il nome della rosa”: primo giorno
Gli incontri tra le delegazioni religiose avvengono nelle vicinanze dell’abbazia e lì Guglielmo dà prova della sua capacità di osservazione: egli fa ritrovare il cavallo dell'abate che era sfuggito ai monaci precedentemente. Entrati nell’abazia, Adso e Gugliemo percorrono i luoghi più rappresentativi: arrivano nello scriptorium, posto in cui vengono copiati gli antichi manoscritti e la biblioteca dalla struttura labirintica in cui l'accesso era consentito solo al bibliotecario. Proprio nella biblioteca i protagonisti della vicenda faranno i loro incontri tra cui si ricordano Umbertino da Casale, L'abate Umbertin da Casale, L'erborista Severino, Il bibliotecario Malachia, alcuni giovani traduttori e scribi, il cellario Remigio il responsabile alle fornite, il servo Salvatore, e, Jorge da Burgos, l'ex bibliotecario cieco. In quel luogo vengono a sapere della morte misteriosa di Adelmo da Otranto, un esperto minatore, così Guglielmo decide di indagare sulle cause della morte.
Trama del romanzo “Il nome della rosa”: secondo giorno
Il secondo giorno si apre con un crudele delitto: nella vasca dove è raccolto il sangue dei maiali si intravede un cadavere e si tratta di Venazio da Salvemec, un sapiente di "cose greche". Guglielmo analizza le cause di questa morte, interroga Bencio sui libri e i componimenti peccaminosi dei giovani monaci. Pian piano l'attenzione del giovane si rivolge sempre di più alla biblioteca e alla sua struttura misteriosa e scoprono un passaggio segreto. I due entrano e si ritrovano in un labirinto rischiando e rischiano di perdersi a causa di visioni fantastiche.
Trama del romanzo “Il nome della rosa”: terzo giorno
Il terzo giorno sparisce Benengario. Nel frattempo, durante la sua ricerca, Adso scopre numerose questioni eretiche e, da Ubertino, apprende la storia di Fra' Dolcino, il quale era il capo carismatico dell'eresia. Dopo essere entrato in biblioteca, il novizio fugge nella cucina dell’abbazia per incontrare una bellissima ragazza del villaggio, di cui se ne innamora perdutamente. Nel frattempo, Guglielmo si sposta verso ai palnea e scopre il corpo di Berengario immerso in una vasca piena d'acqua.
Trama del romanzo “Il nome della rosa”: quarto giorno
Il quarto giorno è scandito dall'orrore provato per l’annegato ma Guglielmo dopo aver esaminato il cadavere, insieme all'erborista Severino, capisce che in realtà era morto per avvelenamento. Guglielmo non rinuncia a trovare la verità nel labirinto e in quel momento Salvatore viene sorpreso a corteggiare la ragazza di Adoso, la quale viene subito dopo imprigionata per essere una strega.
Trama del romanzo “Il nome della rosa”: quinto giorno
Il quinto giorno ci si concentra sulle due legazioni e delle loro dotte disquisizioni sulla povertà di Gesù e sul potere temporale della Chiesa. Di nuovo un delitto riporta ogni interesse ai ministeri dell'abbazia. Dopo aver parlato a Guglielmo di uno strano libro, Severino viene scoperto con la testa spaccata. Così viene incolpato di quella morte il cellario trovato al suo fianco; il cellario è accusato dell'assassinio nonostante la sua protestata innocenza. All’interno dell’abbazia la giustizia è gestita dai legati del Papa e, mentre Umbertino da Casale scappa, una predica di Jorge da Burgos avverte tutti sulla prossima venuta dell'Anticristo.
Trama del romanzo “Il nome della rosa”: sesto e settimo giorno e conclusione
All’alba del sesto giorno, il bibliotecario Malachia muore. Si tratta della quinta morte inspiegabile. Guglielmo si accorge di alcune tracce di polvere scura su alcune dita della mano destra del cadavere, chiaro segno di veleno. Così decide di allargare le indagini per scoprire il colpevole di tutti questi delitti. Alla fine, scopre qual è il segreto per entrare nel labirinto più nascosto, probabile luogo in cui trovare la soluzione a tutti i misteri.
Tra il sesto e il settimo giorno, Guglielmo e Adso vanno in biblioteca. Non appena arrivano, sentono le urla di un uomo rinchiuso all’interno della parete. Quell’uomo era proprio l’abate che morì il sesto giorno. Invece controllando più nel profondo trovano il vecchio Jorge da Burgos. A questo punto il mistero si rivela: nella biblioteca è conservato il secondo libro della poetica di Aristotale, ma Jeorge lo ha sempre tenuto nascosto, impedendo di essere letto da qualcuno. A questo punto Jorge è sconfitto, ma cerca di distruggere lui stesso il volume mangiando le pagine avvelenate e poi incendia la biblioteca. Egli sarà il settimo morto. Il romanzo si conclude con un ultimo folio con l’incendio dell'intera abbazia durata per "tre giorni e tre notti".
Tematiche affrontate nel romanzo “il nome della rosa”
La maggior tematica del romanzo è la ricerca della conoscenza che, nel periodo del Medioevo era molto limitata in quanto chi cercava di conoscere oltre ciò che professavano le Sacre Scritture era considerato un peccatore e veniva considerato eretico dalla chiesa. Inoltre, tutto ciò che era legato alla vita terrena allontanava l’uomo da Dio. Tra le altre tematiche presenti si ricordano la denuncia in confronti della Chiesa a causa dell’eccessiva ricchezza che andava a contrapporsi con la povertà della gente comune.